E' qui?

"Ti preoccupi per me Alek Allen?"

*Chiese divertito Cain sollevando un sopracciglio.
Be, quella domanda lo incuriosiva e lo infastidiva leggermente nonostante non ne capisse il motivo. Forse perchè gli faceva notare quel piccolo problemino che aveva con l'alcol, soprattutto in quei momenti e a nessuno piaceva che qualcuno gli mettesse davanti le proprie debolezze*

"Comunque no, solitamente ne bevo anche di più e comunque sono ancora all'inizio...arriverò ad essere sbronzo come mai prima d'ora entro stasera"

"Oh a quanto pare non ne vedi l'ora di essere sbronzo"

picchiò il corvonero guardandolo

"E così anche Cain Hargreaves ha delle debolezze...mi chiedo come mai me l'abbia mostrata proprio a me"

disse bastardo guardando il quadro sopra il camino. Il suo atteggiamento irritante sembrava essere tornato, ma in realtà Cain aveva ragione: era più preoccupato di quanto dava a vedere; il fatto di sapere che Cain bevesse così tanto lo urtò più di quanto avrebbe dovuto.

"La mia non è una debbolezza Alek Allen sia ben chiaro. Ho solamente bisogno di sfogarmi in qualche modo dato che, non so se l'hai notato, ma ho rischiato la vita la fuori stasera"

*rispose piccato fissandolo con sufficienza come se le sue parole non l'avessero minimamente toccato, anche se dentro provava una fortissima irritazione per ciò che Alek aveva detto semplicemente perchè era la verità. Aveva voglia di sbronzarsi per non pensare più a niente, e si, anche lui aveva delle debolezze e quella più grande riguardava l'alcol e i suoi effetti. Ma la cosa che lo mandava fuori di testa era il motivo per cui stava parlando in quel modo confidenziale con Alek che, diciamocelo, non era certo il suo migliore amico nonostante l'avesse salvato quella sera*

"Si chiama debolezza"

continuò ancora il corvonero, era più forte di lui, amava-odiava litigare con il bel serpeverde, per lo meno ogni volta che stava con lui in quella direzione si andava a finire. Ma questa volta cercò di attutire il colpo:

"Visto che devi trovare un 'qualche modo per sfogarti', potresti fare anche altro senza perdere completamente coscienza di te"

*Sgranò gli occhi recependo quel messaggio e probabilmente fraintendendolo.
Si sporse verso l'altro fissandolo tra il divertito e il sensuale arcuando un sopracciglio*

"Ti stai per caso offrendo per un pò di sesso senza impegno Alek Allen?"

*Chiese mordendosi il labbro inferiore strascicando le parole anche per la considerevole dose d'alcol bevuto*

Vide l'espressione prima sorpresa e poi sensuale del serpeverde e considerò in fretta l'idea di smentire ciò che magari aveva potuto pensare l'altro quando Cain se ne uscì con quelle parole...
Rimase per alcuni secondi senza parole mentre lo guardava: era bellissimo. La pelle del suo viso, sempre molto bianca, quella sera era invece molto più colorita, forse a causa dello spavento preso e dell'alcool, le sue gote erano leggermente arrossite e la luce del fuoco del camino che si proiettava sul suo viso lo faceva apparire estremamente sensuale.
Si, era irresistibile e Alek si sarebbe offerto per tutto ciò che gli avrebbe chiesto quella sera e probabilmente per tutte le sere a venire...se solo non tornava dritto alla realtà appena loro due aprivano bocca e cominciavano a litigare per ogni cosa..ma quella sera... perchè parlare?
Alek, dimentico del fatto che l'altro avesse esagerato con l'alcool, dimentico del fatto che sicuramente l'altro l'avrebbe allontanato, dimentico di tutto, del passato e del presente, e senza più ragionare, cosa impossibile da fare in amore, ma soprattutto dimenticando ciò che Cain gli aveva chiesto pochi attimi prima, si allungò dalla propria poltrona e lo baciò sulle labbra.

*Cain sgranò gli occhi sentendo quelle labbra poggiarsi sulle sue. Aveva lanciato quella sorta di sfida considerandola uno scherzo, una sfida appunto che quasi sicuramente, almeno dal suo punto di vista, non avrebbe accettato. Invece doveva ricredersi perchè Alek lo stava baciando e, pensò deliziato Cain, anche in modo incredibilmente seducente. Non ricordava di averlo mai baciato e si rammaricava per questo perchè quel bacio lo stava mandando in orbita. Senza neanche rendersene conto, allacciò entrambe le braccia al collo del moro affinchè non potesse allontanarsi e interrompere quel contatto sperato e scherzosamente richiesto. Forse era proprio di questo che aveva bisogno affinchè i brutti pensieri si allontanassero dalla sua mente*

Un piccolo gemito uscì dalle labbra del corvonero, sollevato che l'altro non l'avesse respinto ma soprattutto perchè aveva dimenticato, anzi mai provato, quanto quelle labbra fossero adorabili e calde; quanto fosse estremamente più eccitante e allo stesso tempo 'diverso' dal sesso.
Gli passò anche egli una mano dietro la nuca, infilando con incredibile lentezza le dita tra i suoi capelli, avvicandolo ancora di più se possibile a sè.

*Il bacio durò troppo poco per i gusti di entrambi, ma Cain dovette comunque allontanarsi da quelle labbra per poter riprendere fiato.
Sentiva la testa vorticargli, o forse era la stanza a vorticare in quel modo. Possibile che un semplice bacio riuscisse a fargli sentire le gambe molli come gelatina?
Avvicinò le sue labbra ansimanti, al lato del volto di Alek mentre le sue mani corsero a sbottonare, in modo quasi febbrile, quei bottoni per eliminare quel tessuto considerato di troppo.
Il bacio l'aveva quasi sconvolto, ma adesso il giovane voleva tornare su un terreno conosciuto...e il sesso era uno di questi*

Sentire le mani di Cain su di sè lo mandò in orbita.
Quanto aveva desiderato che lo facesse?Molto più di quanto pensava e se ne rese conto solo in quel momento.
Lasciò che l'altro lo privasse della camicia, rimanendo a dorso nudo.
Lo avvicinò baciandolo sul collo...lo fece poi alzare e, sempre baciandolo, lo spinse verso il letto.

*A quanto pare il Corvonero aveva fretta, pensò Cain lasciando però che l'altro lo spingesse verso il letto.
Si lasciò cadere su questo inarcandosi sensualmente, invitando l'altro a farlo suo e a farlo subito.
Aveva un bisogno disperato di dimenticare tutto, di perdersi nel piacere dei sensi anche soltanto per poco tempo.
Alek era li per questo, dopo averlo salvato e infine a salvarlo nuovamente da quell'oscurità che sembrava avviluppare la sua anima ogni giorno di più, in modo indissolubile*

Continuò a baciarlo con passione e a stringerlo con possessione.
Gli accarezzava i capelli e la schiena e lo stringeva a sè in modo che non aveva mai fatto. Si stese su di lui tenendosi sulle braccia per non pesargli troppo.
Lo baciò sul collo e di nuovo sulle labbra. Nell'aria si percepiva quasi l'eccitazione; e il profumo di Cain mandava in orbita Alek, ma proprio in quel momento il corvo si staccò dall'altro.
Rosso in viso e con i capelli ancor più spettinati del solito si mise seduto guardandosi intorno e spostandosi una ciocca di capelli dal viso fece un sospiro

*Cain aprì completamente gli occhi, precedentemente socchiusi e guardò confuso l'altro.
Non capiva per quale motivo Alek, così all'improvviso, si fosse staccato. Gli sembrava che l'altro lo volesse quanto lui, e allora perchè?
Inoltre l'eccitazione ora dolorosa e la mente offuscata non aiutavano le capacità intellettuali dell'altro*

"Perchè diavolo te ne stai li?"

*No, quell'interruzione non gli era piaciuta affatto*

Alzò lo sguardo su di lui e si morse un labbro indeciso.
Continuò a guardarlo solo per un altro secondo poi si alzò dal letto. Si avvicinò alla poltrona e prese la camicia da terra per indossarla.

"Io...non posso" rispose semplicemente iniziando ad abbottonare gli ultimi bottoni della camicia corvonero.
Non era una grande spiegazione, e sapeva che quella frase non avrebbe fermato Cain da una vicinissima incazzatura, ma egoisticamente quasi sperò nel fatto che fosse troppo sbronzo per sbraitare o prendersela troppo, o forse, cosa possibilissima, si sarebbe arrabbiato ancor più del solito.

"Non puoi? Che diavolo vuol dire che nn puoi. Sbaglio oppure sei stato proprio tu ad offrirti come volontario?"

*Era furioso. Incredibilmente furioso e oramai anche l'eccitazione prepotente che aveva avvertito fino a quel momento, era sfumata irrimediabilmente, sostituita dalla furia cieca dovuta all'essere stato rifiutato.
Era ingiusto*

"e ora non vuoi più farlo? Cos'è, non sono abbastanza scopabile per i tuoi gusti?"