Ronda

"Addirittura funesto!" esclamò con finta tristezza.

"Vreeland non ti montare la testa su...lo sanno tutti che Silente ha sempre una certa 'indulgenza' per i diversi...o per gli sfortunati"

"Quale delle due sei tu?" chiese retorico ancora una volta.
Quella ragazza aveva sicuramente una qualche bella, struggente e dolorosa storia alle sue spalle che aveva colpito il cuore del preside.
Dato che non aveva alcuna intenzione di 'ascoltarla' decise di andar via.

"Non seguirmi questa volta, caposcuola" soffiò sottolineando l'ultima parola con un sorriso sghembo.

Questo era troppo.Gli si parò davanti e senza pensarci lo schiffeggiò.
-Tu non sai niente di me.Niente.- sibilò sottolineando l'ultima parola con rabbia.Si girò ed iniziò a camminare velocemente per andarsene trattenendo le lacrime che volevano uscire con forza.

E questo era troppo per Lestat.
Forse gliela avrebbe fatta pagare o forse già bastava quello che aveva fatto. Si sentì quasi indulgente come Silente, o almeno così pensò dato che non l'aveva cruciata seduta stante.

'Tu non sai niente di me' ripensò alle parole dell'altra e per poco non scoppiò a ridere; pensare che era proprio per questo che se ne stava andando e per questo aveva preso uno schiaffo, difatti non aveva alcuna intenzione di sapere niente di lei ma i suoi pensieri gli sarebbero arrivati comunque.

Sospirò stancamente e si diresse verso la sala grande

*Matt aveva visto tutto.
Inizialmente, l'idea di rimanere li a spiare quel poco cordiale battibecco non gli aveva sfiorato la mente, ma poi la curiosità aveva preso il sopravvento, ed ora eccolo li.
Era rimasto nascosto, nonostante fosse invisibile agli occhi di chiunque, ma Archimede no. Lui era visibile e ora che la tensione nell'aria sembrava essersi allentata, la scimmietta cominciò a saltare ed indicare il Serpeverde.
Matt tentò in tutti i modi di zittirlo, arrivando anche a coprirgli la bocca con la sua mano invisibile, ma Archimede, per nulla contento di essere zittito, gli arrivò addirittura a mordere la mano.
Matt si lasciò sfuggire un gemito di dolore e sopresa e questo fece si che lui perdesse la concentrazione sul suo potere, rivelandosi al corridoio fortunatamente vuoto, a parte la presenza di Lestat.
Era passato un mese da quando l'aveva visto l'ultima volta e, a causa dei numerosi problemi che aveva avuto nell'occultare la sua presenza abusiva in quella scuola, aveva completamente dimenticato ciò che l'altro ragazzo gli aveva fatto passare*

Lestat scosse la testa guardandolo da poco lontano apparire dal nulla.
Quella giornata era iniziata male e si vede che sarebbe dovuta finire pure peggio, visto che quel ladro non lo vedeva da ben un mese. Ed era stato un mese sereno, tranquillo...gli si era sbollita pure tutta la rabbia dal loro ultimo incontro.

"Ancora tu" disse con rassegnazione
"Che cosa ci fai nei corridoi della scuola piccolo ladruncolo?" chiese con un sorriso ammaliante, ma preoccupante allo stesso tempo
"Te lo hanno insegnato i tuoi genitori che non si spiano le persone?E che non puoi stare ad hogwarts se sei nient'altro che un magonò?" continuò avvicinandosi a lui.

*Matt assottigliò lo sguardo furioso dall'atteggiamento dell'altro. Non aveva mai incontrato qualcuno odioso tanto quanto quel Lestat*

"Ciò che faccio o non faccio, non ti riguarda. E comunque non avevo nessuna intenzione di spiarti."

*mormorò indicando alla scimmietta di andare via*

"Comunque non è comportandoti in questo modo che riuscirai ad avere degli amici"

La risata cristallina di Lestat scivolò addosso all'altro, facendolo rabbrividire. Lo sguardo della serpe era 'pericoloso' ma estremamente sensuale.

"E io non ho nessuna intenzione di essere amico tuo" disse sottolineando l'ultima parola con disprezzo.
Poteva essere stato attratto da quel biondino e poteva anche aver avuto voglia di sbatterselo da qualche parte, ma mai gli aveva sfiorato la mente l'idea di diventare amico di un magonò; essendo Matt, tra l'altro, l'unico magonò che avesse mai conosciuto.

"Perdonami, ma non ho mai detto di voler essere amico tuo. Parlavo di quella ragazza che hai fatto scappare in lacrime"

*Mormorò guardandolo sprezzante. Era vero, aveva sentito come Lestat aveva parlato a quell'antipatica ragazza riuscendo addirittura a farla piangere. Non si comportavano così le persone educate....ma effettivamente Lestat non poteva essere inserito nella categoria di persone educate*

"Oh!E credere che mi era sembrato sentirti dire di non avermi spiato due secondi fa" disse sarcastico con un sorrisetto soddisfatto.

"Cosa ti fa credere, allora, che voglia essere amico di quella lì?" domandò leggermente irritato; aveva sentito i pensieri dell'altro e nessuno aveva mai pensato che i suoi modi, per quanto odiosi, per quanto altezzosi, e per quanto criticabili, fossero mai maleducati. Quello stupido biondo era un magonò, ma era soprattutto un presuntuoso.

"Quella ragazza ha pianto perchè forse è stata punta, involontariamente, nel vivo. Le ho educatamente ricordato di non montarsi la testa" disse angelicamente

*Matt non riuscì ad impedirsi di ridere. Le parole di Lestat erano incredibilmente....stupide*

"Lei?? Lei non deve montarsi la testa? E tu? Tu che guardi tutti dall'alto in basso credendoti in dovere e in diritto di criticare e offendere? Non farmi ridere. Se qualcuno non deve montarsi la testa non è di certo quella ragazza"

*Non riuscì ad impedirsi di parlare troppo ma era stata così forte la tentazione di sputargli in faccia un po di quel veleno che Lestat continuava a sputare a chiunque*

Era sorpreso, ma sorrise davanti al coraggio dell'altro di parlargli in quel modo.

"Molto coraggioso parlare così" gli concesse
"Se sono così male perchè ti fermi sempre a parlare con me?Cosa aspetti ad andar via?Prima o poi potrei anche scocciarmi di tenerti questo gioco penoso e sbatterti personalmente lontano miglia e miglia da Hogwarts" disse sadico, lo avrebbe fatto davvero, e nel vero senso della parola. Lestat Lemair era sensuale, era malizioso, ma anche spaventoso se voleva. E come ormai si era ben capito, non aveva alcuno scrupolo. Così come lui aveva capito quanto povero fosse quel ragazzo e quanto allontanandosi da hogwarts la sua vita sarebbe diventata ancora più povera.

"Ma la pietà...è qualcosa che provo anche io" disse offensivo guardando fuori dalla finestra.

"Non ho di certo bisogno della tua pietà....ma tu avresti bisogno della mia"

*Disse odiandolo veramente. Lo odiava. Avanzò superandolo per andare via da quel corridoio. Sapeva che quel bastardo avrebbe potuto rovinargli la vita in quella scuola, ma non voleva assolutamente dargli la soddisfazione, anche se questo voleva dire lasciare quella scuola*

"Andiamo Archimede"

*Mormorò.
La scimmietta fissò tra il curioso e l'arrabbiato, Lestat, più per il fatto che aveva fatto arrabbiare il suo padroncino che per altri motivi. Corse, poi saltò sulla spalla di Matt*

Ma Lestat in un baleno gli fu davanti.

"Dove credi di andare?" chiese con un sorriso sadico in viso, rivelando appena i denti bianchi e perfetti dietro le labbra rosee.
"Tu vai via sempre sul più bello...questo non va bene Mattew" disse cantilenante scuotendo il capo e avanzo di un passo fece indietreggiare l'altro.

"C..credevo non ti piacesse la mia presenza"

*Mormorò inizialmente in modo titubante, ma poi continuando con maggiore convinzione. Non aveva nessuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa da quel bastardo serpente*

"E comunque a me non piace la tua compagnia quindi...."

*Quindi...'lasciami andare' pensò come conclusione della frase, senza però esprimersi a voce alta*

"Quindi....devo lasciarti in pace?" chiese continuando a farlo arretrare finchè le spalle di Mattew non toccarono il muro freddo.

"E se mi volessi divertire un pò?Mi devi qualcosa se non sbaglio..." continuò standogli ormai vicinissimo, quasi gli sfiorava il corpo col proprio. Del violino non se ne era dimenticato, e anche se quella vicenda lo faceva infuriare mise a bada l'istinto e sfruttò quella storia per una scusa da rivolgere all'altro. Che gli avesse rotto il violino era vero, ma anche se l'altro non avesse fatto nulla di ciò, in quel momento Lestat si sarebbe inventato qualche altra scusa perchè quasi ci godeva nel vederlo impaurito.